Nel nostro paese la forte dipendenza affettiva è uno dei tratti caratteristici di molte relazioni tra genitori e figli. Ma non ha niente a che vedere con la sana educazione.

L’eccessiva vicinanza (che spesso diventa oppressione), la mancanza di confini e uno stile di attaccamento insicuro possono creare grossi problemi e uno stato d’angoscia permanente in seno alle famiglie.

Ma sembra proprio che molti genitori considerino questo modo (di allevare i bambini e i ragazzi) il migliore, come se si trattasse di una dimostrazione di vero amore e dedizione. Ma dietro c’è sempre un impulso al possesso, al controllo, e un’insicurezza di base.

La lassità di confini psichici è un tratto psicologico di molti adulti che non riescono a concepire i loro figli come soggetti separati da sé, con bisogni, desideri, inclinazioni, emozioni diverse dalle loro o dalle loro aspettative. Tutto questo comporta diversi problemi.

 

Invasione degli Spazi Personali: Quando il Monitoraggio Diventa Oppressione

 

Invadere i loro spazi personali (che invece dovrebbero essere rispettati e incoraggiati). Controllarli continuamente, spiarli, frugare di soppiatto tra le loro cose, leggere scritti privati, con una morbosità che non ha niente a che vedere con il doveroso monitoraggio e protezione dei bambini e pre-adolescenti, ma piuttosto con una tendenza al braccare, al protagonismo, alla gelosia patologica.
Purtroppo i bambini che sono stati regolarmente invasi diventano adulti con forti difficoltà nel tracciare dei confini, nel dire “no” e, se necessario, mettere distanza nelle relazioni affettive e lavorative, ma anche regolarsi nell’uso di sostanze, nelle condotte pericolose, alle pressioni in generale.

 

Risolvere Tutti i Problemi dei Figli: Un Ostacolo alla Loro Crescita

 

Risolvergli il più piccolo problema, negandogli la possibilità di sbagliare, imparare a cavarsela da soli e quindi crescere.
Molti genitori fanno tutto per i loro figli perché, anche se non se sono consapevoli, in questo modo possono continuare a sentirsi utili, forti, efficienti e giovani, anche quando l’età anagrafica dice il contrario. E pur di sentirsi ancora utili e vigorosi sono disposti a sacrificare l’indipendenza dei loro figli, finché magari, con l’inesorabile passare degli anni e la realtà che mostra il suo ghigno, si rendono conto di quanto i loro figli siano incapaci della benché minima indipendenza e improvvisamente gli urlano contro che è arrivato il momento di crescere, trovarsi un lavoro e diventare adulti. Un cortocircuito molto pericoloso.

 

Genitori che Impongono le Proprie Scelte ai Figli e li Usano come Oggetti per Raggiungere i propri Scopi

 

Esigere che seguano le stesse traiettorie che hanno seguito loro: stesse idee, valori, talvolta anche stesso sport, studi, professione.

Usarli come oggetti per raggiungere i propri scopi. Spesso i figli vengono usati senza ritegno come armi o scudi per attaccare e difendersi nelle guerre in famiglia. Diventano alibi per poter fare determinate cose o scansarne altre. Diventano dame di compagnia. Diventano il ricettacolo di continue lamentele, uno sfogo. Spesso vengono anche sostituiti all’altro genitore, dovendo assumerne ruoli o mansioni nella vita familiare.

 

Imposizione di Stereotipi Comportamentali: Gli Effetti a Lungo Termine

 

Stravolgere la natura dei più piccoli imponendo loro stereotipi comportamentali originati da ignoranza, conformismo, maschilismo, machismo, misoginia, oscurantismo. Per cui, ad esempio, i bambini vengono esortati a non esprimere emozioni ritenute disdicevoli, come mostrarsi vulnerabili o essere troppo sensibili; così come alle bambine viene imposto di essere aggraziate, delicate, calme, di non arrabbiarsi e gridare, comunque remissive e molto pazienti coi maschi, etc etc.
Le ripercussioni sulla loro vita da adulti saranno tutt’altro che trascurabili.

Questa incapacità di farsi da parte si palesa in tutta la sua tragicità quando due giovani si sposano o vanno a convivere, e le rispettive famiglie non li lasciano liberi di costruire in autonomia il nuovo nucleo famigliare. Le pressioni, le ingerenze, le manipolazioni sono continue. I suoceri e le suocere diventano presenze assillanti e, prima o poi, riescono a generare crisi e conflitti seri. Come se inconsciamente fossero invidiosi della possibilità dei figli di costruirsi stabilità e gioia lontani da loro.

Quando una madre e un padre diventano presenze troppo ingombranti, è piuttosto improbabile che i loro figli riescano a fare spazio a nuovi rapporti affettivi solidi e duraturi.

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Dott. Silvio Remedi

Dott. Silvio Remedi

Ho frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia della Gestalt a indirizzo fenomenologico-esistenziale.

Lavoro come psicoterapeuta dal 2010. Il nucleo del mio lavoro sono le emozioni e la loro trasformazione.

Ricevo nel mio studio a Roma Prati e San Giovanni.