Per chi non conosce gli approcci teorici o il mondo della psicoterapia in genere, né ha la possibilità di ricevere consiglio da amici e conoscenti addetti ai lavori, cercare un professionista adatto potrebbe risultare, a prima vista, complesso.
Il Primo elemento: il Sito Web del professionista
Il sito professionale può essere un punto di partenza, una prima idea di come lo/a psicoterapeuta ha deciso di presentarsi in foto e nei contenuti pubblicati. Com’è la postura? Trasmette un’idea di accoglienza e morbidezza o di fermezza e autorità? Ha scelto immagini che lo ritraggono nel suo studio? E’ un primo-piano? Cosa c’è sullo sfondo?
Si tratta ovviamente di dettagli non ampiamente rivelatori ma comunque utili, se uniti ad altre informazioni.
Il Secondo elemento: l’approccio teorico
Un secondo elemento che può risultare esplicativo è l’approccio teorico; la formazione di uno psicoterapeuta prevede la laurea in Psicologia (con cui si diventa, appunto, psicologi) o in Medicina, e successivamente una scuola di specializzazione quadriennale in psicoterapia.
Vediamo alcune scuole di pensiero della psicoterapia, in ordine sparso:
Terapia cognitivo-comportamentale: lavora sulla risoluzione dei sintomi e sulla componente cognitiva (le idee) e comportamentale (Watson, Meyer, Hull, Skinner).
Psicoterapia della Gestalt: creata da Perls e Goodman, prende le mosse dalla psicanalisi (ma ne sovverte pratiche e capisaldi teorici) e dalle correnti filosofiche dell’esistenzialismo e della fenomenologia. Il lavoro si concentra su emozioni e consapevolezza.
Psicoanalisi: il metodo ideato da Freud e sviluppato dai suoi allievi e studiosi nel corso di un secolo. Ne esistono modelli piuttosto dissimili tra loro che intendono “bonificare” e integrare nella personalità aree inconsce della vita psichica. Può richiedere da una a tre sedute a settimana.
Terapia sistemico-familiare: il professionista lavora con nuclei familiari, coppie o anche singoli, mettendo il focus sulla rete di relazioni familiari e inter-generazionali dei pazienti.
Analisi bioenergetica: Sviluppata da Reich e Lowen, si basa principalmente sul lavoro sul corpo.
Analisi transazionale: Ideata da Eric Berne, lavora sull’interazione tra gli stati dell’Io (bambino, genitore, adulto).
Conoscere l’approccio teorico di un professionista può essere utile ma senz’altro non è esaustivo. Questo perché i vari approcci talvolta si suddividono, a loro volta, in diverse correnti più dissimili tra loro che rispetto a un’altra scuola di pensiero.
Ciò che veramente conta è l’esperienza, la cultura, la formazione, il coraggio e l’umanità del terapeuta.
Scegliere lo Psicoterapeuta giusto: oltre l’approccio teorico
Spesso le persone accolgono i suggerimenti di amici, parenti o persone di cui si fidano. Ma non sempre questo è garanzia di un “buon incontro”. Ciò che è andato bene per una persona a noi cara, potrebbe non essere giusto per noi. E, come in quasi tutte le decisioni più importanti, la fretta non è una buona consigliera.
Ciò che personalmente raccomando a chi vuole iniziare un percorso terapeutico è di incontrare almeno un paio di professionisti – almeno – prima di decidere.
Spesso vogliamo solo liberarci del disagio o della sofferenza il più in fretta possibile, ma l’incontro con più professionisti è importante. Si tratterà soltanto di investire qualche ora in più (spesso il primo incontro è gratuito), e di dover ripetere le ragioni che ci hanno spinti a iniziare una terapia. Ne vale la pena.
Osservateli già quando vi accolgono sulla porta, la loro espressione, il modo di muoversi e camminare, l’arredamento dello studio, la presenza di libri, come vi ascoltano, cosa vi dicono. E poi scegliete in base al vostro istinto. Scegliete la schiettezza, il sorriso, la gentilezza, la fermezza, la presenza.
“Solo gli ingenui non si fidano delle prime impressioni” (Oscar Wilde).